13 marzo 2014

Igor

  Quelle che seguono sono alcune illustrazioni che ho realizzato per il Canto della Schiera di Igor, figlio di Svjatoslav nipote di Oleg, (che titolo fico). Poema epico russo ambientato nel XII secolo che narra della sconfitta che il Principe Igor subì contro i Polvcy o Cumani (popolazioni libere del Caucaso e più giù: praticamente i turchi), del suo imprigionamento e della sua successiva fuga.
  Oltre a essere interessante come racconto, per la questione avventurosa, epica e sopratutto religiosa - era il periodo in cui la Russia veniva cristianizzata, e nel testo questa cosa è molto presente, con chiari riferimenti alla cultura cristiana, ma al contempo con una forte presenza di una Natura pagana, sempre partecipe e complice delle vicende, al pari degli altri personaggi- il poema mi ha affascinato perché fa coincidere "mondi" che io trovavo opposti, cioè il tema dell'epico con come protagonista uno "sfigato". Perché diciamolo chiaramente, chi scriverebbe mai un poema epico su un principe, che ha deciso nonostante i presagi avversi, di fare una guerra contro una popolazione, che tra l'altro in quel periodo non gli aveva fatto niente (in passato sì però), che perde miseramente mettendo a rischio l'intero paese, che viene imprigionato lasciando la povera Jaroslavna a piangere come un casalinga depressa che aspetta il marito infedele, e che nonostante tutto si libera miracolosamente, venendo ovviamente accolto in patria come eroe?!  Ecco 700 anni fa qualche genio l'ha fatto, ispirando molti grandi autori (e piccolini come il sottoscritto).  A riguardo Borodin, compose un opera lirica, che al momento non ho ancora avuto modo di vedere, anche perché ho avuto brutte esperienze con la lirizzzzzzzzz… Tito non fu clemente con me…
Bada alle ciance spero vi godiate le illustrazioni, e per i più coraggiosi leggetevi il testo integrale qui
che a parte gli scherzi è molto bello.


 
6.       Alzò Igor' lo sguardo al sole lucente e vide che da esso una tenebra promanava ad avvolgere i suoi guerrieri.

26.      Rosso stendardo, bianco gonfalone, vessillo scarlatto, argentea insegna per il prode figlio di Svjatoslav!

103.      Fugge intanto il principe Igor', ermellino tra i canneti, bianca anatra sull'acqua, balza sul veloce destriero e da esso salta giù come lupo grigio, corre fino alla valle del Donec, volando come un falco sotto le nubi, strage di oche e cigni facendo per colazione, pranzo e cena.


106.      Igor' disse: «O Donec, non piccola è la tua gloria, per aver cullato il principe sulle tue onde, avergli steso erba verde sulle tue sponde d'argento, averlo avvolto di calde brume sotto un albero verde, per averlo vegliato come un'anatra sull'acqua, come un gabbiano sull'onda, come una folaga nel vento!


Nessun commento:

Posta un commento